I sistemi di coltivazione idroponica con vasi olandesi, detti anche dutch buckets, sono utilizzati da molti anni per la produzione di ortaggi sia in grosse serre commerciali che per usi domestici.
Un sistema idroponico a vasi olandesi si presta particolarmente bene alle personalizzazioni e può essere adattato a qualsiasi tipo di ambiente.
Le piante coltivate con questo sistema crescono con le radici in un substrato costituito principalmente da argilla espansa o perlite oppure un misto delle due.
Il vaso olandese è un vaso di plastica, disponibile in volume da 10 litri, con una forma particolare che ne consente il posizionamento lungo un tubo di scarico in PVC da 50mm che raccoglie il drenaggio della soluzione e lo convoglia alla vasca di raccolta della soluzione.
Una pompa spingerà la soluzione nutritiva dalla cisterna o reservoir , questa verrà distribuita attraverso un sistema a goccia direttamente nei rispettivi vasi portando acqua e nutrimento alle radici delle piante. La soluzione in eccesso verrà drenata lungo il tubo di scarico di nuovo verso la cisterna principale.
Il vaso Bato o dutch bucket

E’ un vaso caratterizzato da un angolo mancante che ne permette l’inserimento lungo un tubo in PVC da 50mm che serve a convogliare l’acqua di drenaggio. All’interno del vaso è presente una specie di sifone che impedisce al substrato di finire dentro lo scarico.
All’interno si usano solitamente substrati come argilla o perlite, oppure un mix dei due. Questi tipi di substrato favoriscono un ottimo passaggio di aria che porta ossigeno alle radici, nello stesso tempo hanno poca ritenzione idrica e di conseguenza dovranno essere irrigati per diversi cicli al giorno.
La frequenza delle irrigazioni dipenderà anche dalla grandezza della pianta e dalla temperatura dell’aria. È quindi importante mantenere il substrato sempre umido e nello stesso momento favorire il passaggio d’aria
La speciale forma del vaso fa in modo che rimangano sempre circa 2 litri di acqua sul fondo, che possono fare da riserva nel caso di guasti alla pompa o interruzione della corrente elettrica.
Indice
COME REALIZZARE UN SISTEMA IDROPONICO CON VASI OLANDESI
Per costruire un sistema con vasi olandesi occorre:
- Vaso Olandese Bato da 10 (Guarda il prodotto)
- Linea di scarico/drenaggio costituita da tubo in PVC da 50mm (Disponibile a breve)
- Linea distribuzione soluzione in tubo PE PN4 multistrato (bianco/nero) diametro 16 mm (Guarda il prodotto)
- Raccordo TEE portagomma diametro 16mm (Guarda il prodotto)
- Raccordo 90° Gomito portagomma diametro 16mm (Guarda il prodotto)
- Tappo di fine linea portagomma diametro 16mm (Guarda il prodotto)
- Valvole (Guarda i prodotti)
- Gocciolatore + Adattatore (Guarda il prodotto)
- Fustella foratubi (Guarda il prodotto)
- Tubo capillare in PE 3x5mm (Guarda il prodotto)
- Astina gocciolante (Guarda il prodotto)
- Vasca raccolta acqua/reservoir (Disponibile a breve)
- Pompa Acqua (Guarda i prodotti)
Linea di scarico
La linea di scarico ha la funzione di raccogliere la soluzione di drenaggio proveniente dai vasi e riportarla alla cisterna.
E’ costituita da un tubo in PVC da 50mm di diametro, lungo il quale vengono praticati dei fori da 26mm per l’inserimento dello scarico del vaso. I tubi in PVC necessitano di raccordi dedicati che devono essere montati con l’ausilio di una colla speciale per PVC.
Esistono poi dei tipi di tubi in PVC con una sorta di bicchiere dotato di guarnizione che consente il montaggio di raccordi e prolunghe senza l’uso di colla.
Quando si predispone la linea di scarico bisognerà prevedere una leggera pendenza in modo da favorire lo scorrere della soluzione di drenaggio verso la cisterna.

Dorsale di distribuzione della soluzione
La linea di distribuzione può esserre realizzata in tubo PE PN4 multistrato (bianco / nero) di diametro D16mm o D20mm. Questa servirà a trasportare l’acqua dalla cisterna mediante una pompa, ai vasi di coltivazione.
Lungo la dorsale verranno realizzate delle deviazioni che distribuiranno in modo capillare la soluzione nei singoli vasi . Le deviazioni sono costituite da un gocciolatore, un adattatore smontabile, un pezzo di microtubo ed una astina gocciolante.

Un’altra alternativa è quella di montare i gocciolatori su un tubo posizionato direttamente sopra i vasi , in questo caso non sarà necessario l’ausilio di micro tubo ed astina.
Per il montaggio del gocciolatore sul tubo in PE PN4 è necessario praticare un foro di 2mm con l’apposita fustellatrice o con un punteruolo, dopodiché basterà spingere l’innesto all’interno del tubo fino a che non sarà entrato completamente.

La linea di distribuzione della soluzione deve seguire chiaramente la disposizione dei vasi di coltivazione e potrebbero quindi essere necessari sdoppi, deviazioni, curve ecc..
Questi possono essere realizzati mediante raccordi portagomma (meglio se con ghiera di serraggio) a tee, gomiti ,tappi e valvole di misura adatta al tubo utilizzato.


Vasca Raccolta Soluzione/Reservoir
La vasca contiene la soluzione nutritiva che verrà distribuita ai vasi attraverso la pompa acqua. Una volta drenata dai vasi la soluzione ritornerà alla vasca.
Nel dimensionamento della vasca bisognerà tenere conto del numero di vasi da alimentare. Tenendo in considerazione che il vaso olandese trattiene sul fondo circa 2 litri di acqua prima di raggiungere il livello necessario al drenaggio, la vasca dovrà avere un volume adeguato a contenere acqua sufficiente.
Esempio: Sistema a 24 vasi bato
Ogni vaso contiene 2 litri di acqua quindi 24 x 2 = 48 litri
La vasca dovrà avere un volume di 48 litri + una riserva di almeno altri 150 litri per garantire un’autonomia di circa 4 giorni. Se si desidera un’autonomia maggiore bisognerà aumentare la capacita del reservoir o inserire un sistema di rabbocco automatico ( vedi valvola galleggiante)-
In oltre la vasca di raccolta dovrà essere dotata di coperchio e schermata dai raggi luminosi per evitare la conseguente formazione di alghe. E’ buona norma (quando possibile) interrare la vasca di raccolta per preservare la soluzione dal riscaldamento, cosa molto comune quando si coltiva in serra durante i periodi estivi. Una temperatura dell’acqua compresa tra i 18 e 22 gradi aiuta a mantenere buoni livelli di ossigeno disciolto (DO) ed evita il proliferare di batteri anaerobi responsabili di malattie e marciumi radicali.
POMPA ACQUA
La pompa acqua è il cuore del sistema , dovrà spingere la soluzione con una certa pressione lungo la dorsale di distribuzione e dovrà quindi essere dimensionata al numero di gocciolatori che andrà a servire.
Ci sono vari modelli in commercio che si distinguono principalmente per duo caratteristiche: portata e prevalenza.
La portata si esprime in l/h ( litri per ora) e determina la quantità di acqua che la pompa è in grado di trasferire in una ora. Questo valore si intende a vuoto, infatti la portata viene ridotta a seconda della lunghezza e il diametro del tubo in uscita, eventuali curve, salite e ostacoli in generale.
La prevalenza si esprime in metri ed intende a quale altezza la pompa è in grado di spingere l’acqua. Questo valore indica la pressione dell’acqua in uscita, ad esempio una prevalenza di 2,8 metri sta ad indicare una pressione di 0,28 bar.